mercoledì 29 aprile 2009

GRANDE FESTA DEL 1° MAGGIO A CALENZANO


CALENZANO, Centro Giovani ,Via petrarca 180, Firenze

GRATIS in concerto:
CASA DEL VENTO
CAMMELLI BELGI
THE FATS

CONCERTO A SCANDICCI, 1° MAGGIO

Piazza Matteotti, Scandicci, Firenze.

Ore 15.00 Concerto band emergenti di Scandicci
Ore 19.00 Aperitivo
Ore 21.00 Match d'improvvisazione teatrale
Durante la giornata il writer Skim realizzerà dei murales

Partecipa Simone Gheri, Sindaco di Scandicci

Info: http://www.pdscandicci.it/ - 3356422673
Organizzazione dei Giovani Democratici Scandicci

GD Night Party, la notte è giovane!

Sabato 9 Maggio
dalle 19.30 fino a tarda notte
GD NIGHT PARTY
c/o locali della pizzeria Inghirami, via Ricciarelli 38, Volterra.

I Giovani Democratici di Volterra organizzano una bella serata all'insegna del divertimento e dell'allegria, una possibilità per fare nuove conoscenze e passare in compagnia qualche ora, il tutto in una cornice musicale movimentata....provare per credere!!! Entrata 5 euro compreso aperitivo, cena e bevande analcoliche...poi ci sara il resto!

Per info: 3282580123

mercoledì 22 aprile 2009

Terremoto, vivere nei campi allagati

di Patrizio Mecacci,

“Una cosa indescrivibile”, dice Enrico Lulli, idraulico dell’ospedale di Careggi, volontario nel campo di Castel di Ieri –L’Aquila - , dove il PD toscano ha installato uno dei tendoni solitamente utilizzati nelle feste di partito e gestisce una cucina da campo. “La tendopoli è allestita in un campo da calcio. Stamani era tutto allagato, piove ininterrottamente da 36 ore. Guardando il paese la parte sinistra del campo è tutta allagata, ci saranno 15-20 cm di acqua. I carabinieri, la protezione civile e il sindaco sono continuamente presenti e cercano di risolvere il problema. Per ora Lucio col suo trattore prova a fare i solchi per il deflusso dell’acqua, mentre i vigili urbani insieme a un’idropompa del marito del sindaco cercano di allontanare il pantano. Stanotte tutti gli abitanti della tendopoli sono andati a dormire al bocciodromo vicino, mentre una ventina di persone, le più giovani e i volontari del campo, sono rimasti a dormire nelle tende circondate dall’acqua. Tutto si rallenta, perché l’emergenza principale dell’allagamento ritarda l’arrivo della spesa, la preparazione dei pasti, i rifornimenti, la vita delle persone.”“La tensione sta salendo: noi cerchiamo di fare il massimo, ma la situazione è davvero al limite” – dice Manuela Abate, partita da Morreale, in provincia di Palermo, per gestire la cucina e coordinare il lavoro dei volontari. “Oggi sono arrivati tre volontari di Alessandria della polizia municipale, di supporto al campo, e stanno continuando i turni dei volontari del Partito democratico toscano, anche nel campo di Goriano Sicoli, il paese a 6 km di distanza. Dicono che l’epicentro si stia spostando a Sulmona, dove stanotte tutti hanno dormito in macchina, e a Castel di Ieri non vogliono rientrare nelle case perché si teme una scossa più forte. Finché trema non ci tornano. Gli anziani hanno dormito in macchina e al bocciodromo. I bambini giocano a fare saltare le pietre nel “laghetto” grande mezzo campo di calcio. La farmacia, allestita in una delle tende della protezione civile, è allagata e inagibile: la farmacista è stata portata dentro con la carriola, per tentare di sistemare qualcosa. I tavoli ed i bagni chimici sono stati rovesciati dal vento, la tenda per i pranzi e tutte le tende le abbiamo dovute piantare di nuovo nel terreno, stanotte erano allagate ed erano usciti tutti i picchetti. Almeno il tendone portato dalla Toscana ha garantito un riparo. Mancano gli stivali per le persone, non c’è modo di spostarsi tra le tende. Ora è arrivata una camionetta dei pompieri. Dicono che fino a sabato pioverà: così non sappiamo quanto potremo andare avanti.”

22 aprile 2009

venerdì 17 aprile 2009

Il 18 e 19 Aprile RADIO GOMORRA - staffetta letteraria per la legalità -‏

Connettiti su http://www.sangiradio.net/ o partecipa ad una delle iniziative contro la Mafia!

Mancano ormai pochi giorni alla maratona di “Gomorra”, promossa da Generazione Democratica Siena e Sangiradio. Un progetto che vuol sottolineare come soprattutto un’associazione politica giovanile abbia il dovere, prima di tutto, di parlare di Valori, e di diffonderli. Sarà una Maratona che attiverà decine e decine di ragazze e ragazzi in tutta Italia e che, tramite il web, ci farà tessere una tela sul nostro Paese per la Legalità e contro le Mafie. Un’iniziativa che è organizzata da Siena ma coinvolgerà anche realtà come Napoli, Milano, Reggio Calabria, Palermo, Cosenza…
Dalle 16.00 del Sabato 18 Aprile alle 23.30 della Domenica 19 Aprile si terrà quindi la staffetta organizzata da Generazione Democratica di Siena e Sangiradio. Verrà letta integralmente l'opera di Saviano "Gomorra". Su www.sangiradio.net si potrà seguire tutta la diretta no-stop. Nel corso delle giornate si alterneranno collegamenti da diversi comuni della Provincia di Siena e da altre realtà. In ciascuna realtà coinvolta, saranno organizzati appuntamenti pubblici di lettura.
Ti volevamo informare di questa iniziativa, pregandoti di passare parola. L’idea di fondo è che chiunque può, simbolicamente, esprimere il suo “No alla Mafia” con un semplice click, ossia collegandosi (tra le 16.30 di Sabato 18 Aprile e le 23.30 della Domenica 19 Aprile) a http://www.sangiradio.net/ o partecipando direttamente ad una delle iniziative che ti elenchiamo di seguito (assieme ad alcuni degli ospiti confermati).

Ecco il programma:

17.00-18.00 Chiusdino, Lettura pubblica

18.00-19.15 Monteriggioni, Aperitivo e lettura pubblica

19.15-20.30 Montepulciano, Aperitivo e lettura pubblica

20.30-21.15 Savona-Millesimo, Collegamento da web-radio locale

21.15-21.45 Chianti, Collegamento

21.45-23.15 Colle val d’Elsa, Cena della Legalità con Simone Bezzini (candidato PD Provincia di Siena)

23.15-00.15 Firenze, Lettura pubblica da un locale in centro con Matteo Renzi (candidato Sindaco Firenze)

00.15-1.00 Asciano-Taverne, Collegamento

1.00-2.00 Palermo, Collegamento

2.00-10.00 Sangiradio, Lettura e altre letture

10.00-10.30 Casole d’Elsa, Lettura pubblica con Diego Ciulli (consigliere Regionale)

10.30-11.00 Torrita, Lettura pubblica con Elisa Meloni (Segretario Provinciale PD)

11.00-11.45 Milano, Collegamento

11.45-12.30 Livorno, Lettura pubblica presso locale

12.30-13.30 Siena, Pranzo della Legalità con l’On. Franco Ceccuzzi

13.30-14.30 Poggibonsi, Pranzo della legalità con l’On. Susanna Cenni

14.30-15.30 Reggio Calabria, Collegamento

15.30-16.00 Cosenza, Collegamento

16.00-16.30 Castrovillari, Collegamento con web-radio locale

16.30-17.00 Rapolano, Collegamento

17.00-17.30 Abbadia San Salvatore, Collegamento

17.30-17.45 Chiusi, Lettura pubblica

17.45-18.15 Torino, Collegamento

18.15-19.00 San Gimignano, Aperitivo e lettura pubblica

19.00-19.30 Chianciano, Aperitivo e lettura pubblica

19.30-20.00 Montalcino, Lettura in piazza

20.00-20.30 Cosenza, Collegamento

20.30-21.30 Monteroni, Cena della legalità

21.30-22.00 San Quirico-Castiglion d’Orcia, Lettura in piazza con Leonardo Domenici

22.00-23.30 Napoli, Collegamento da web-radio locale

Niccolò Guicciardini Coordinatore Provinciale GD Siena

PETIZIONE PER LA SCUOLA: FIRMA ANCHE TU!

Il primo aprile il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini ha presentato pubblicamente, anche agli organi di comunicazione ed informazione, la “ petizione popolare sulla scuola ” – promossa dal Partito Democratico – dal titolo “ per una scuola pubblica, di qualità per tutti, più sicura e autonoma, capace di futuro ” che poi verrà consegnata ai presidenti di Camera e Senato.

Lunedi 20 aprile in Toscana ci sarà una giornata a sostegno della PETIZIONE POPOLARE per la SCUOLA.
In particolare segnaliamo la conferenza stampa aperta anche a tutti coloro che si occupano del settore scuola e università del PD in Toscana con la presenza del responsabile nazionale dipartimento educazione Giuseppe Fioroni.

Per firmare la petizione o scaricarla: http://www.partitodemocratico.it/petizionescuola/

E' qui riportato un commento dell' On. Rosa De Pasquale sul perchè firmare la petizione:

Intendiamo raccogliere centinaia di migliaia di firme, per porre al paese la priorità della “scuola” e per contrastare le scelte del Governo, che la rendono più povera, debole ed ingiusta, e per darle voce in Parlamento entro il mese di maggio,attaverso un dibattito su una mozione nella quale la petizione verrà recepita e che il Partito democratico presenterà in aula. Chiederemo a tutti i deputati di ogni schieramento politico di votare favorevolmente affinchè la mozione venga accolta ed impegni così il Governo a restituire le risorse all'istruzione ed ad aprire tavoli di dialogo e di confronto sulle necessità della scuola e sui modi per migliorarla.
Ma per far questo, occorre che raccogliamo tante,tante ma proprio tante firme, di modo che il Governo non possa dire :”vedete agli Italiani va bene quello che facciamo noi, ce lo conferma il numero irrilevante delle firme raccolte dall'opposizione”.
Invece la petizione può diventare anche un utile mezzo per informare i cittadini di quello che effettivamente sta accadendo nella scuola, mettendo in evidenza in particolare che l'istruzione è una insostituibile risorsa di crescita per ciascuno e per tutto il Paese.

La raccolta firme si svolgerà per un mese, dai primi di aprile ai primi di maggio.

Per questo è importantissimo sottoscrivere la petizione, diffonderla e farla firmare in tempo utile a più persone possibile.
Il Partito democratico sta inoltre organizzando un vero e proprio “viaggio nella scuola” in tutti i territori regionali,caratterizzato da una iniziativa regionale che, per luogo, modalità ed autorevolezza, dei relatori possa avere ampia partecipazione e forte visibilità sui mass media, che peraltro sino ad ora non hanno detto o scritto una sola parola sull'iniziativa.
A questa seguiranno “percorsi nella scuola” sviluppati a livello provinciale.

mercoledì 15 aprile 2009

RADIO GOMORRA, LA STAFFETTA LETTERARIA PER LA LEGALITA'


Dalle 16.00 di Sabato 18 Aprile alle 23.30 di Domenica 19 Aprile si terrà la staffetta organizzata da Generazione Democratica di Siena e Sangiradio di lettura integrale dell'opera di Saviano "Gomorra".
E' un'iniziativa da valorizzare. La mafia e la camorra non possono continuare ad averla vinta.

"Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere." -Giovanni Falcone-

Su http://www.sangiradio.net/ si potrà seguire tutta la diretta no-stop.

Nel corso delle giornate si alterneranno collegamenti da diversi comuni della Provincia di Siena e di Firenze e da altre località, tra cui Napoli, Cosenza, Palermo, Milano, Torino, Savona, Millesimo. Ogni realtà leggerà progressivamente "Gomorra".

La tappa di Firenze è prevista per Sabato 18 Aprile al Moyo, via dei Benci 23r.
- Ore 21.00 degustazione del vino "Libera Terra" (prodotto che deriva dal lavoro dei volontari di "LiberArci dalle Spine" nelle terre confiscate alla mafia).
- Ore 23.30 Matteo Renzi (Presidente della Provincia di Firenze) e Cecilia Pezza (Coordinatrice dei Giovani Democratici della Provincia di Firenze) leggeranno un passo del libro "Gomorra".
La tappa di Livorno è prevista per Domenica 19 Aprile dalle 11.45 alle 12.15, presso il Circolo Arci, nella sala del Partito Democratico di Salviano.

domenica 12 aprile 2009

PD TOSCANA per ABRUZZO

Su Facebook attivo il gruppo PD TOSCANA per ABRUZZO, con news, richieste e aggiornamenti sul lavoro del Partito Democratico dei Giovani Democratici della Toscana. Iscrivetevi!

venerdì 10 aprile 2009

UN PONTE PER LA LEGALITA'‏


I Giovani Democratici di Scandicci hanno organizzato per Domenica 19 aprile l'iniziativa: "Un ponte per la legalità".

Il dibattito con gli interventi in programma inizierà alle 17.00, mentre per le 20.00 è prevista una cena che servirà a finanziare il recupero di un caseificio confiscato alla camorra.

Considerata l'importanza del tema e lo scopo benefico della serata siete tutti invitati a partecipare!!! Diffondete la notizia!

Per prenotazioni ed info:
Giulia Mugnai cell: 339 3501527mail: giulia.mugnai@hotmail.it

Yourspace. Ragazzi di Firenze.

Yourspace. Ragazzi di Prato.

giovedì 9 aprile 2009

Il PD della Toscana in soccorso della popolazione abruzzese

Due cucine da 1600 pasti al giorno utilizzate per feste di partito e 500 volontari pronti a partire

Firenze, 8 aprile 2009 - Cucine in grado di servire 1600 pasti al giorno, gruppi elettrogeni, ruspe, torri-faro, tensostrutture, mezzi per la logistica, elettricisti, cuochi, 50 tra medici e personale paramedico: questa la risposta all'appello alla mobilitazione del Pd della Toscana già a 48 ore dal terremoto in Abruzzo. Il Partito Democratico si è infatti da subito messo in moto per poter contribuire all'emergenza chiedendo a tutte le federazioni provinciali, le unioni comunali, i circoli e tutti i militanti di mettersi a disposizione personalmente e attivarsi per reperire mezzi e strutture utili per le operazioni di recupero nei centri abitati e di soccorso degli sfollati, servendosi anche di ciò che il Partito utilizza per le proprie feste.
In questo work in progress fatto di passaparola e tam tam via internet sono già arrivate 500 disponibilità di persone comuni e personale qualificato: 50 per ora quelle di medici e personale paramedico, particolarmente necessari in considerazione del fatto che l'ospedale de L'Aquila è inagibile e i feriti si contano a migliaia. Al momento hanno messo a disposizione due cucine utilizzate per le feste di partito, in grado di erogare circa 800 pasti al giorno ciascuna, con le relative tensostrutture, le federazioni PD di Siena e Piombino. Da Livorno i portuali del Pd mettono a disposizione gruppi elettrogeni e torri-faro, ruspe e personale specializzato e mezzi per la logistica.
Punto di raccolta delle disponibilità di volontari, e in particolare di persone con specifiche competenze (medici, infermieri, elettricisti, idraulici, cuochi, falegnami, psicologi, informatici, radioamatori, etc), è la sede regionale del Pd: scaricando e compilando il modulo (qui) da inviare a info@pdtoscana.it chiunque può segnalarsi pronto a partire come volontario.
La mobilitazione del Partito Democratico della Toscana per l'Abruzzo è in collaborazione con il servizio di Protezione Civile della Regione Toscana e quindi persone e mezzi partiranno non appena saranno indicati i luoghi di destinazione.
L'altro appello che il PD rivolge ai toscani è di contribuire alla raccolta fondi tramite i conti correnti appositamente predisposti da Caritas e da CGIL-CISL-UIL.

"Il PD vuole fare tutto quando nelle sue possibilità per i terremotati dell'Abruzzo - dice il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli -. E anche questa volta la solidarietà e la generosità dei volontari del nostro partito non si sono fatte attendere. Appena qualche ora dopo il nostro appello alle federazioni territoriali per raccogliere volontari e attrezzature già decine di persone avevano dato la disponibilità immediata a partire. Ma di fronte a questo immane disastro si è riscontrata da subito una grande risposta spontanea di mobilitazione e di solidarietà di tutta la società toscana, come sempre accade nella nostra regione in occasioni come questa. Cito come esempio che mi ha colpito molto la disponibilità a partire che è arrivata dagli operai in cassa integrazione della Lucchini di Piombino e dai lavoratori della Breda di Pistoia.L'altro appello che rivolgiamo a tutti i toscani - conclude Andrea Manciulli - è quello di contribuire alla raccolta fondi tramite i conti correnti appositamente predisposti da Caritas e da CGIL-CISL-UIL".

"L'impegno, le competenze e le risorse messe in campo adesso andranno oltre questa fase e si renderanno disponibili anche per il futuro - ha detto la vicesegretaria regionale del PD della Toscana Caterina Bini -. Non si può rimanere a guardare senza mettersi a disposizione e voler dare il proprio contributo: le adesioni continuano ad arrivare e invitiamo a continuare a farlo e sostenere anche economicamente le operazioni di soccorso con i conti correnti indicati. Come Partito Democratico vogliamo mantenere alta l'attenzione sulla raccolta di fondi perché adesso hanno veramente bisogno di tutto".

"Da ogni nostra organizzazione territoriale - hanno spiegato il responsabile organizzazione del Pd della Toscana Enrico Casini e il coordinatore iniziative Pd Toscana per il terremoto in Abruzzo Valerio Vannetti - sono giunte disponibilità di persone e di strutture e mezzi: federazioni di Siena e Piombino, ad esempio, hanno messo a disposizione due cucine utilizzate per le feste del partito in grado di erogare circa 800 pasti al giorno ciascuna. Da Livorno i portuali del Pd mettono a disposizione gruppi elettrogeni e torri-faro, ruspe e personale specializzato e mezzi per la logistica. Queste strutture sono già predisposte a partire entro due ore dal momento in cui verrà assegnata l'area di destinazione.
Tutto quanto stiamo organizzando - concludono Enrico Casini e Valerio Vannetti - lo stiamo facendo dentro il progetto di intervento dell'unità di crisi promossa dalla Regione Toscana".

"Sui social network sta scoppiando una vera e propria gara di solidarietà - dice il segretario regionale dei Giovani Democratici della Toscana, Patrizio Mecacci -. Sono già più di 500 le disponibilità raccolte dai nostri circoli e su Facebook per le mansioni più diverse, molte richieste per unirsi alle nostre attività vengono anche da altre regioni: siamo mobilitati in tutte le facoltà universitarie, nelle scuole e nei luoghi di lavoro in cui siamo presenti, e siamo pronti a sostenere le attività di volontariato anche sul lungo periodo"

Raccolta fondi CARITAS:
Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas italiana tramite il conto corrente postale 347013 o tramite Unicredit Banca Roma (Iban IT38 K03002 05206 000401120727) con causale "Terremoto Abruzzo"
La raccolta di sottoscrizione volontaria dei lavoratori CGIL - CISL - UIL:
Aperto il conto corrente bancario n. 12.000 intestato "CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009" - UGF Banca, filiale 157 Roma - codice IBAN IT23W0312705011CC1570012000

modulo per volontari su
http://www.pdtoscana.it/Data/Files/HtmlEditor_Files/file/Scheda%20adesione%20volontari.doc

Yourspace. Ragazzi di Livorno

Yourspace. Ragazzi di Incisa (FI).

martedì 7 aprile 2009

NO AL RAZZISMO, NO al DECRETO SICUREZZA






OGGI GIOVANI DEMOCRATICI TOSCANI E FIORENTINI IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA CONTRO L'OBBLIGO DI DENUNCIA DEI CLANDESTINI NEI PRESIDI MEDICO-SANITARI e PER LA MOBILITAZIONE A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ABRUZZESE

TVL Conferenza Regionale Giovani Democratici toscani.

lunedì 6 aprile 2009

ancora YOURSPACE nella sezione VIDEO

Nuove interviste nella sezione VIDEO e sul canale www.youtube.com/gdtoscana

DOMANI GD IN PIAZZA ANCHE PER EMERGENZA ABRUZZO

DOMANI IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA FIRENZE ORE 15.30 ANCHE PER EMERGENZA ABRUZZO
in occasione dell'iniziativa dei giovani democratici contro il ddl sicurezza


Manciulli "Tutto il PD Toscano si mobilita a favore dell'Abruzzo"

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 6 aprile –
"Stiamo mobilitando tutto il Partito e tutti i nostri volontari offrendo la loro disponibilità, mezzi, strutture a Protezione Civile ed Enti Locali per contribuire in tutti i modi possibili al supporto dei soccorsi delle popolazioni colpite dal terremoto di questa notte in Abruzzo". Così Andrea Manciulli, Presidente della Conferenza dei segretari regionali del Partito Democratico e segretario regionale del Pd della Toscana, comunica la mobilitazione del Pd in Toscana. "E invito tutti - conclude Andrea Manciulli - a sostenere la raccolta fondi lanciata dalla Caritas per questa emergenza"

Da stamattina è attivo uno speciale nella home-page del sito partitodemocratico.it.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il PD Regionale esprime le condoglianze alle famiglie delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo e siamo certi che tutta la Toscana manifesterà concretamente la solidarietà con tutti i mezzi a disposizione, dall'attivazione immediata del volontariato in collegamento con le associazioni di pronto soccorso sanitario e di protezione civile, ai contributi economici che potranno essere inviati alle popolazioni colpite.Le sedi e i mezzi di comunicazione del PD contribuiranno a diffondere al più presto le modalità per realizzare i diversi aiuti possibili intanto vi informiamo che il Partito Democratico nazionale sostiene la raccolta di fondi che la CARITAS sta organizzando:

Per sostenere gli interventi in corso (causale "Terremoto Abruzzo") si possono inviare offerte a Caritas italiana tramite il conto corrente postale 347013 o tramite Unicredit Banca Roma (Iban IT38 K03002 05206 000401120727).
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
Intesa Sanpaolo (filiale di via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012),
Allianz Bank (filiale di via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097),

Banca Popolare Etica (filiale di via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113) e CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana (06 66177001).
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Alleghiamo qui sotto la dichiarazione del Segretario Nazionale Dario Franceschini, ed il comunicato della Regione Toscana

Il Segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini, di primo mattino rilasciava una dichiarazione:"Il Partito Democratico esprime il suo dolore per le tante vittime, la sua vicinanza e la sua fattiva solidarietà alle popolazioni abruzzesi tragicamente colpite dal sisma. Da subito nelle città e nei paesi colpiti le strutture, le sedi dei circoli i militanti del Pd sono a disposizione della protezione civile e del governo per tutte le necessità che si ritenessero necessarie ai soccorsi. In tutta Italia il Pd è pronto a mobilitarsi, in coordinamento con le richieste che dovessero venire dalle autorità, per gli aiuti alle popolazioni così duramente colpite dal sisma”. E all'ora di pranzo aggiungeva: "Ha fatto bene Berlusconi ad andare all’Aquila. E’ giusto che il capo del governo di persona verifichi la situazione e l’efficienza delle operazioni di soccorso. Il Partito democratico ha già messo a disposizione della protezione civile, delle amministrazioni locali colpire, del governo le proprie strutture e la disponibilità dei propri militanti come volontari


Terremoto in Abruzzo, dalla Toscana la prima colonna mobileMartini: «Partirà nel pomeriggio». Garantirà 160 posti letto Anche la Toscana si mobilita per i soccorsi dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Il presidente della Regione, Claudio Martini, ha convocato stamani un summit con la struttura regionale di protezione civile per valutare la situazione e decidere il da farsi. Già nel pomeriggio partirà alla volta dell'Abruzzo la prima colonna mobile di soccorso, formata in collaborazione con le province Toscane e il volontariato e coordinata dalla Regione, che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. «Siamo in continuo collegamento con la sala operativa della protezione civile nazionale - ha detto il presidente Claudio Martini - e con il coordinamento interforze delle regioni. In questo momento la priorità, oltre alla collaborazione nella ricerca dei dispersi, è per noi sopratutto quella di soccorrere e assistere chi è rimasto senza tetto. A questo cerchiamo di rispondere con l'invio oggi stesso della prima colonna mobile. Naturalmente - ha concluso Martini - seguiremo minuto per minuto la situazione e saremo pronti a rispondere alle richieste della sala operativa della protezione civile e del coordinamento interforze delle Regioni, in modo da garantire tempestività ma anche razionalità negli interventi e rispondere con efficacia alle necessità».

Relazione introduttiva Montecatini e articolo Claudio Martini (prima pagina Repubblica Firenze 5/4/09)


BOZZA NON CORRETTA – RELAZIONE INTRODUTTIVA Patrizio Mecacci - MONTECATINI – QUALCOSA CHE SERVA – 4-5 APRILE

Benvenuti a Montecatini ai ragazzi toscani, grazie anche alle delegazioni che arriveranno da altre regioni.Record di partecipazione, pernotteremo in più di 150, segno di un movimento che pur privo di un nome e di un simbolo comunque manifesta vitalità. In questi tempi non è poco.

Ringrazio i relatori, stiamo offrendo grazie a loro un appuntamento davvero di qualità, è una grande opportunità per noi poterci mettere a confronto diretto, nei gruppi di lavoro, con esperienze di questo spessore, la tavola rotonda verterà sul tema del rinnovamento generazionale e della costruzione del PD.Andrea Manciulli è riuscito a liberarsi, domani concluderà dopo la tavola rotonda i nostri lavori.Non farò una vera e propria relazione introduttiva, ma mi soffermerò solo su alcuni aspetti di fondo, che stanno intorno a noi. Anche su alcune cose delle quali non parleremo nei gruppi di lavoro. A livello tematico Vittorio Bugli, che è stato relatore alla conferenza programmatica del Pd regionale a Prato, ci darà un sommario delle questioni che principalmente si attengono alle giovani generazioniIn questa settimana abbiamo assistito ad un ritorno della politica. Il G20 ha dimostrato la possibilità di ridefinire con più forza il ruolo delle istituzioni e degli strumenti sovranazionali, trovando la strada di una sintesi alta tra le ragioni anglosassoni e continentali per l’uscita da questa crisi, che è prima di tutto una crisi della politica, delle sue capacità o peggio delle sue volontà di guida dei processi economici e finanziari.La nuova leadership americana ha ottenuto i primi grandi risultati, segnando una svolta netta e coinvolgendo tutti gli attori internazionali, nelle loro pluralità, all’interno di un governo responsabile dei mercati e dell’economia globale. Primi passi, sicuramente: non basteranno da soli, senza una nuova cultura del capitalismo e delle scelte individuali, ma che danno il senso del cammino, se non della meta.Noi però abbiamo un problema. La sintesi dei due approcci, anglosassone e continentale, le scelte di fondo che sono uscite dal g20 potrebbero benissimo rappresentare un decalogo della sinistra europea. Il problema è che la Sinistra Europea, quella Continentale, non c’era. Fatta eccezione per la Spagna di Zapatero. Mentre Silvio Berlusconi costruiva l’ennesimo cabaret, noi abbiamo assistito ad una sintesi costruita dalla Destra europea –guidata dall’asse franco-tedesco Sarkozy, Merkel, Berlusconi aveva altro da fare - e dalla Sinistra anglosassone –Gordon Brown, Barack Obama -. Noi, la nostra cultura politica, le nostre specificità, erano fuori dalla porta.Io penso che il problema della collocazione internazionale ed europea del Pd debba essere inquadrato a partire da questa chiave di lettura. Noi dobbiamo immaginare le condizioni politiche e culturali con cui ricostruire le fondamenta dello schieramento democratico e progressista europeo, sulle parole d’ordine di un nuovo approccio globale, mondiale, comune ai diversi continenti. Ricordiamoci che abbiamo perso una occasione. Negli anni 90 il centrosinistra era al governo in tutta Europa, e non fu in grado di compiere il passaggio tra una unione solo economica ed una compiutamente politica. Se il potere si è fatto globale e la politica è rimasta locale è stato anche per colpa nostra, dobbiamo dircelo. Oggi l’Ue si è allargata ad Est, dove vivono famiglie politiche plurali e diverse dalle tradizioni storiche della vecchia europa; dove la stessa parola socialismo risuona per molti di echi avvicinabili per il nostro orecchio soltanto alle esperienze più pesanti della dittatura e dell’oppressione nazifascista; dove sono aumentati ed hanno preso forza, spinti ed avallati dalle maggiori potenze internazionali, RUSSIA ed USA comprese, nazionalismi e particolarismi, a causa dei quali abbiamo vissuto stiamo assistendo al rischio di una limitazione della capacità di intervento europea, invece che di passi in avanti.Per questo costruire l’europa e gettare le basi di un grande movimento democratico e progressista mondiale sono un compito per il quale vale la pena battersi. Per questo le prossime elezioni europee sono importanti, e non dovremo sottovalutarle. Perché insieme ai socialisti e ai progressisti europei noi dobbiamo costruire quel soggetto che risolve nel profondo delle nostre società le storture di un modello di sviluppo sbagliato e autolesionista. Che rappresenti l’alternativa reale alla crisi del paradigma neoliberista che abbiamo visto all’opera, e che ha miseramente fallito, consegnandoci un mondo più povero e più diviso. Che sappia dialogare per davvero con la nuova leadership americana, al di là degli schiamazzi nelle foto di rito e delle pacche sulle spalle.Ecco perché dal Pd non si torna indietro. Perché ogni passo indietro è un passo minoritario. Perché ogni passo avanti è al servizio della sfida che abbiamo davanti a noi, e per la quale non possiamo confinarci ancora una volta nel reciproco cantuccio.La crisi economica sta circondando sempre più velocemente le nostre vite, trascinando il sistema economico del nostro paese sull’orlo di un baratro che coinvolge il vissuto concreto dei lavoratori e delle famiglie italiane. In questi minuti sta terminando la manifestazione nazionale della Cgil e l’intervento di Guglielmo Epifani, permettetemi di spendere alcune parole. Io penso, innanzitutto, che bene abbia fatto Dario Franceschini a partecipare alla manifestazione di oggi. Molti coordinamenti territoriali dei Giovani democratici hanno lavorato per la partecipazione alla manifestazione, e saluto manifestando tutta la mia solidarietà personale e politica i tanti ragazzi che oggi non sono qui e ci raggiungeranno stasera e domani.Io credo che il primo errore del movimento sindacale italiano sia stato quello di non costruire, al di là delle diversità che permangono nei contenuti di merito, una grande mobilitazione unitaria contro la crisi economica e le scelte insufficienti del governo, per dare voce al dramma quotidiano delle decine di migliaia di aziende in difficoltà, ai milioni di lavoratori che hanno perso la speranza per il proprio futuro, ai milioni di giovani precari che per primi vengono colpiti dai licenziamenti, spesso nel silenzio dei soggetti politici e sociali, ai tanti immigrati con lavori a nero che subiscono nuove forme di sfruttamento in edizioni moderne di schiavitù e di oppressione fisica e morale. Io penso stia qui il merito della Cgil e della manifestazione di oggi, al di là delle posizioni dei diversi sindacati sulla riforma contrattuale e sulla revisione degli aggiornamenti del potere d’acquisto dei salari. E qui penso che bene abbia fatto Dario Franceschini a prendere parte al corteo. Perché oggi è un giorno in cui riacquista cittadinanza e centralità quel mondo, per il quale, uso anche io le parole di Gordon Brown, “dove c'è un disoccupato, un povero, qualcuno che perde il lavoro, non può non esserci un progressista al suo fianco”. Domani dovremo lavorare perché le forze del lavoro tornino unite a manifestare questa centralità, e perché il sogno di un grande sindacato unitario – che ha rappresentato, almeno per me, una delle parti più evocative della fiction su Di Vittorio trasmessa dalla Rai- possa tornare presto a camminare sulle proprie gambe. Da questo punto di vista il contributo che possono dare le giovani generazioni è straordinario, il lavoro che possiamo fare noi è davvero grande. A Londra abbiamo visto, accanto ai lavori delle diplomazie internazionali, anche nuove manifestazioni di una rabbia che Newsweek ha definito populista; Fitoussi ha parlato di “rivolta popolare”. Facciamo attenzione. Perché ancora una volta siamo chiamati in causa noi, perché in uno scenario come questo, se non stanno in campo i soggetti storici del mondo del lavoro, se non rilanciamo la capacità e la forza di rappresentanza delle istituzioni democratiche, possono prendere campo e vincere spinte sbagliate, quelle che vanno dal populismo, appunto, al massimalismo minoritario e settario. Il lavoro non è finito, come decantavano alcuni tromboni negli anni 90. Sicuramente le tecnologie e l’economia hanno reso il lavoro un’altra cosa, ma non assistiamo all’esaurimento tout court dell’attività del’uomo, concreta, fisica e manuale. Molto si è spostato dal vecchio continente al resto del mondo, ma contemporaneamente sono emerse nuove forme di schiavitù e di sfruttamento anche tra di noi, come dicevo prima. Sicuramente il lavoro ha subito una crisi…ma resta la sua pressante presenza, anche se spesso nascosta, e ramificata in forme nuove e plurali. La sinistra e la democrazia hanno camminato su quelle gambe. E se la vogliamo ricostruire, non possiamo scansare il problema, ma affrontarlo nel concreto e con coraggio.Le società non stanno insieme soltanto perché gli interessi economici e strumentali di ciascuno degli attori coinvolti si misurano nell’agone della borsa e dei mercati globali, come diceva Durkheim già agli inizi del 900. Sicuramente l’economia e il capitalismo hanno aperto a tutto il pianeta forme ed opportunità straordinarie ed inedite. Questo non è un luogo né un movimento chiamato a demonizzare le forze della finanza e dell’economia. Ma la società globale, questa società contemporanea deve tentare di misurarsi su nuove parole d’ordine comuni, su un nuovo orizzonte ideale condiviso. Non è vero che il tempo delle ideologie è finito. Ci hanno raccontato per venti anni una balla. Purtroppo soltanto alcune ideologie hanno miseramente e drammaticamente fallito, ma l’ideologia del mercato ha continuato a produrre i propri disastri a livello planetario, riducendo la sfera pubblica a uno specchietto degli interessi che fuori da quella porta hanno continuato la loro azione nefasta.Ora tocca a noi tornare a misurarci su quale idea di futuro vogliamo costruire, perché la società globale, questa società ormai interconnessa a tutti i livelli, possa stare insieme, anche a casa nostra.Massimo Giannini parla stamani del rischio che si spezzi il contratto sociale, quella specie di accordo non scritto tra i diversi attori della società italiana che li lega all’interno di un orizzonte comune. Il nostro Paese è attraversato da dinamiche di diseguaglianza sociale paragonabili soltanto all’America di Bush o ai Paesi dell’Est, dove sono mancate quasi del tutto –tranne alcune stagioni del centrosinistra- politiche redistributive, dov’è mancata la politica, dove la coesione sociale è stata cercata negli scorsi venti anni attraverso l’omologazione dei messaggi pubblicitari con un preciso orientamento, poi trasformatosi in quasi dominio culturale.In questi giorni assistiamo al tentativo di svolta autoritaria e plebiscitaria del centrodestra, che immagina Belpietro alla Direzione del TG1 e imposta l’attacco alla Costituzione e alle prerogative parlamentari, lamentando presunte mancanze di poteri di intervento per il primo ministro e puntando alla maggioranza dei consensi degli italiani per legittimare questo disegno.Noi dobbiamo svegliarci. Perché l’Italia è una cosa diversa. Perché c’è uno spazio enorme per un’idea radicalmente alternativa a quella che ci propinano da venti anni; le questioni di bottega della sinistra italiana hanno finito per consegnare le chiavi del paese ad un accrocchio misto di arrivismo e qualunquismo fai-da-te. Ora dobbiamo ripartire da zero, col Partito Democratico tra le mani e una lunga stagione politica da combattere in prima fila, con dedizione e coraggio.Questa due giorni nasce per disegnare la Toscana e le sue città a misura di futuro, a partire dallo sguardo delle giovani generazioni che la vivono tutti i giorni.In cartellina trovate le schede introduttive dei gruppi di lavoro, dai quali dovranno uscire le proposte che domani presenteremo collettivamente domani, riassunte in un sommario delle azioni che vogliamo inserire nei programmi elettorali dei nostri comuni e delle nostre province.Il centrodestra quando parla di giovani si limita a evocare fantomatici guerriglieri, e a collegare la questione generazionale sempre e comunque al disagio sociale.Noi siamo convinti che investire sulle giovani generazioni significhi scegliere da che parte stare, e per questo il ruolo degli enti locali è un ruolo centrale, se sapremo superare una programmazione scollegata dalla scelta di priorità strategiche e spesso affidata allo spontaneismo locale.Pensiamo che si debbano ricostruire i luoghi della partecipazione giovanile, con il coinvolgimento dell’associazionismo e dei singoli ragazzi toscani.Vogliamo città più sicure anche per noi. Dove quando si esce da un locale si possa trovare un servizio pubblico che ti accompagna a casa, accanto al palloncino e agli alcool test di cui si fa bello il Ministro per la Gioventù, il quale ci dovrebbe spiegare tra un talk show e l’altro quale incisività ha avuto la sua azione nelle scelte di politica economica, contro la precarietà, per la scuola e l’università pubblica, per la creatività, la ricerca e i talenti delle giovani generazioni italiane.Immaginiamo città verdi, ecologiche e sostenibili. Dove si combatta l’esclusione sociale attraverso il ripensamento delle periferie, e dove le politiche urbanistiche diventino l’occasione per dare forza all’integrazione e all’emancipazione dei giovani toscani, insieme agli studenti che da tante parti vengono a formarsi nelle nostre università. Dove i centri storici tornino a vivere, con investimenti mirati ad attività autogestite dal vasto mondo dell’associazionismo – anche per integrare i servizi pubblici, dalle biblioteche ai trasporti- e con nuove programmazioni per l’imprenditoria giovanile. Dove per collegarsi ad Internet non si debba pagare, sempre pagare, ogni volta pagare, mentre nel resto d’Europa si cammina circondati dall’opportunità di aprire una finestra sul mondo, anche negli spazi verdi e nei parchi pubblici.Abbiamo bisogno di un welfare vicino alle esigenze di lavoratori ed imprese, e chiediamo alle province di ripensare le politiche di sostegno degli ultimi anni, continuando ad investire risorse e competenze nell’aggiornamento dei centri per l’impiego, per costruire per davvero la possibilità del life long learning in ogni realtà del nostro territorio.Infine il Partito Democratico, e la costruzione dei Giovani Democratici. Per i Giovani Democratici l’Assemblea nazionale di Milano non è stato un momento che resterà negli annali dei bei ricordi di molti di noi. Siamo nati con molte difficoltà: un regolamento delle primarie imposto e malmesso, un anno di attese, di ritardi, di gente così giovane è così vecchia che cammina per le stanze romane pensando di essere pinco, quando invece resta pallino.Quantomeno abbiamo votato una Direzione nazionale. Per me si riparte da lì. E la Toscana, come sempre, è pronta a dare una mano, con responsabilità e con la voglia di dare inizio ad una fase diversa, dove siano protagonisti i territori, le persone ed i problemi reali dei ragazzi come noi. Non dalla necessità di portare al capo corrente il boccone di una rappresentanza di non si sa cosa, non si sa chi, non si sa quando legittimato e discusso; non con questi; ma con chi ha la voglia e il coraggio di misurarsi con la politica vera, di mettere tutti i giorni la faccia in mezzo alla gente, che lo ha fatto nel passato e che lo farà da domani, quando si candiderà nei consigli comunali o alzerà il bandone del proprio circolo.Noi non saremo la scenografia di nessuno, neanche al congresso del Partito. Ma se non cominceremo a fare politica, alla svelta, abbandonando ciascuno le diffidenze per l’altro, ripartendo tutti insieme da zero e misurandoci col merito e con la concretezza, saranno altri, ancora una volta, i protagonisti indiscussi del nostro dibattito.Noi non saremo la scenografia di nessuno neanche in campagna elettorale, dove ci misureremo per davvero, buttandoci nella mischia e provando a rappresentare sia le esigenze delle giovani toscani sia una nuova generazione di persone che hanno voglia e tempo da investire nella costruzione del Partito Democratico; una nuova generazione già oggi alla guida dei Giovani Democratici e del Partito Democratico, nei territori, nelle sezioni, nelle periferie, ma troppo spesso ignorata dall’opinione pubblica nazionale.Ho letto e condiviso l’analisi di Curzio Maltese di qualche settimana fa sui giovani democratici: diceva le cose che sto dicendo io adesso. Che il Pd c’è, oltre la cortina di fumo delle beghe interne, e lavora, suda e si misura tutti i giorni nel territorio. Solo un problema rilevo: che ce ne accorgiamo soltanto adesso, che di Debora Serracchiani ne esistono migliaia, e che non è giusto accorgersene dopo aver sparato a zero su tutto e su tutti di mese in mese, facendo continuamente di tutta l’erba dei nostri problemi un fascio. Perché così si distruggono anche le cose buone che sopravvivono.Oggi non siamo a Montecatini per caso.Perdonatemi un po’ di piccola storia personale e collettiva, almeno per alcuni di voi –sempre meno per fortuna- so che è così. Io vengo da un Partito e da una giovanile che hanno sempre scelto luoghi “solidi” per affrontare le proprie iniziative politiche. Parlando della Sinistra Giovanile, ricordo delle due giorni straordinarie a Montespertoli, Poggibonsi, Donoratico, Piombino… tutti luoghi in cui il Partito e la Sinistra hanno si sono sempre sentite a casa propria.La provincia di Pistoia è stata attraversata da una stagione politica complicata. Fino dalla “disfida di Pistoia”, come la definì Ilvo Diamanti nell’occasione delle elezioni comunali del 2007. Vi prego di sopportare questa breve citazione, perché mi serve davvero. Diamanti, parlando dell’arretramento potenziale della Sinistra nelle Regioni rosse, diceva, in conclusione del suo articolo:“Più della rinuncia all'orgoglio comunista e al richiamo socialista, secondo noi, pesa l'insoddisfazione suscitata dal Partito Democratico. Accolto da grandi attese, all'indomani dei congressi celebrati da Ds e Margherita poco più di un mese fa. Frustrate immediatamente dai metodi opachi e tortuosi con cui lo si sta costruendo. Fra mille mediazioni interne ai gruppi dirigenti dei partiti nazionali. Il che contrasta violentemente con il "modello" delle zone rosse. Dove la politica ha tradizioni territoriali profonde e radicate. Fa parte della vita quotidiana. E' occasione di incontro, socialità, partecipazione. E' questo, secondo noi, il male che suscita insofferenza a Pistoia. Come a Genova, Todi, Ancona. Il "vizio romano", che affligge il centrosinistra. Lo erode alla base, ne logora le radici. Scava l'abisso del Nord. Smotta la terra del Centro. Mette a rischio le fondamenta della sinistra.”Io purtroppo non penso che quel vizio sia stato romano e basta. Purtroppo è stato e continua ad essere anche un vizio anche nostro, qui, anche pistoiese. E non mi dite che un fiorentino non può venire a Pistoia a dire queste cose. Le ho già dette all’Assemblea regionale in cui sono stato eletto a Dicembre, a Firenze. Se volete torno a Firenze e le dico anche lì, mi pare ci sia terreno fertile dappertutto.Purtoppo i giornali quando diciamo cose coraggiose non ci sono, e si limitano a dire che siamo bravini ma un po’ silenziosi, come se studiare e formarsi fosse un peccato capitale. Come se apparire fosse sempre più importante dell’essere, per richiamare Pirandello o Rousseau.Abbiamo intitolato questa due giorni “Qualcosa che serva!” per riprendere il ritornello dell’ultimo successo degli Afterhours, il Paese è reale.Io spero che aver portato 150 ragazzi a pernottare a Montecatini, e 250 a riempirla per due giorni, possa essere servito a Qualcosa.

LA SCUOLA DOPO LA RIFORMA GELMINI: ovvero che ne sarà di noi?

Lunedì 4 Aprile, ore 21.15, biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli, via di Belmonte 38, Ponte a Niccheri, Bagno a Ripoli, Firenze.

I Giovani Democratici di Bagno a Ripoli, discutono con studenti, professori, amministratori e politici su quali sono gli esiti della riforma Gelmini.

Parteciperanno:
ROSA DE PASQUALE parlamentare del PD
LUCIANO BARTOLINI sindaco di Bagno a Ripoli
ELENA DAL PINO assessore del comune di Bagno a Ripoli
Rappresentanti d’istituto del Liceo Scientifico Gobetti e del Liceo Tecnico Volta di Bagno a Ripoli

Introduce MATTEO VIERI Coordinatore dei Giovani Democratici di Bagno a Ripoli

Obbiettivo di questa serata è analizzare in maniera puntuale ciò che la Riforma comporterà sia a livello nazionale che a livello locale, cercando di trovare soluzioni ai problemi che i tagli porteranno nel prossimo anno scolastico.

Radio Gomorra

Dalle 16.00 del Sabato 18 Aprile alle 23.30 della Domenica 19 Aprile si terrà la staffetta organizzata da Generazione Democratica di Siena e Sangiradio.

Verrà letta integralmente l'opera di Saviano "Gomorra".
Su www.sangiradio.net si potrà seguire tutta la diretta no-stop.

Nel corso delle giornate si alterneranno collegamenti da diversi comuni della Provincia di Siena e da altre realtà, tra cui Napoli, Cosenza, Palermo, Milano, Torino, Savona, Millesimo. Ogni realtà leggerà progressivamente "Gomorra". Sei interessato a partecipare direttamente all'iniziativa?

Contattaci a generazionedemocraticasi@gmail.com!

Aspettando LIBERI E VIVI music contest: "il contest di pasqua!"

Giovedì 9 aprile, ore 21.45, teatro L'ordigno, via Aurelia, Rosignano Marittima.

I Giovani Democratici di Cecina, Rosignano e Donoratico-Castagneto Carducci sono lieti di presentare il contest dove a decidere il vincitore sarai tu!!

ecco il programma definitivo:

Giovedì 09 aprile dalle 21.00
shed of noiz
audiored
claustrum
venus in furs
melena

Venerdì 10 aprile dalle 21.00
elara
something is dying
wild roadsar
acnofobia
la resistenza dei frantoi a pietra

Sabato 11 aprile dalle 21.00
overdrive
mala luna
prophilo
sun in a box
in jelika street
requiem arcana

Info: contest@liberievivi.it

mercoledì 1 aprile 2009

PERSONE PRIMA DI TUTTO -APPELLO CONTRO IL DDL SICUREZZA-

I Giovani Democratici Toscani chiedono l'adesione all'appello "Persone prima di tutto", contro il ddl sicurezza.
Il 7 Aprile sarà organizzata una giornata di volantinaggio ed un'iniziativa in piazza per dare risonanza all'assurdità di questa legge.

PERSONE PRIMA DI TUTTO -APPELLO CONTRO IL DDL SICUREZZA-
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività..la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti al rispetto della persona umana”.
Così recita l’articolo 32 della Costituzione Italiana, identificando il diritto alla salute come individuale e universale, non legato a nessun vincolo di cittadinanza. Da garantire a tutti, nel rispetto della persona umana.
Il ddl sicurezza introduce l’obbligo per i medici, gli infermieri e tutto il personale della sanità pubblica di denunciare alle autorità gli extracomunitari irregolari che si presentino in cerca di cure.
Il governo ed i parlamentari della maggioranza difendono quest’articolo affermando che non vi sia nessun obbligo ma che introduca la mera possibilità di denuncia per il medico che voglia presentarla.
Queste affermazioni sono false, strumentali e da condannare.
Infatti la combinazione dell’articolo 331 del codice di procedura penale (che prevede l’obbligo di denuncia di reato da parte dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio ) e dell’introduzione del reato di immigrazione clandestina, rendono la mancata denuncia punibile grazie all’abolizione del comma 5 dell’articolo 35 del Testo Unico sull’Immigrazione che recita: “l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme del soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”.
Questo attacco violento e demagogico ai diritti fondamentali della persona, per di più condotto nei confronti degli individui più deboli della società, avrà effetti spaventosi.
La prima vittima del provvedimento è stata Joy Johnson, una ragazza nigeriana che per vivere si prostituiva, trovata moribonda ai margini della statale vicino Bari nella notte tra il 6 ed il 7 marzo.
È morta di tubercolosi ha rivelato l’autopsia. E di legge.
Aveva paura di essere denunciata ed espulsa, probabilmente ha contagiato diversi dei suoi clienti ed al momento la paura di un epidemia è diffusa nella zona. Queste le conseguenze dell’annuncio del provvedimento.
I rischi sono dunque quelli di un paese che, calpestando elementari diritti umani in nome di razzismo e xenofobia, espone la sua collettività al rischio di diffusione di malattie ed epidemie.
Non ci stiamo.
Siamo vicini ad i medici ed al personale del servizio sanitario nazionale che si sono mobilitati contro questo assurdo provvedimento che li obbliga ad essere spie.
Siamo vicini agli immigrati, tutti, nei quali vediamo prima di tutto persone, esseri umani come noi che non possono vedersi negato il diritto alla salute in barba alla Costituzione, alle convenzioni internazionali ed ai valori di pietà ed accoglienza.
Firma il testo dell’appello.

http://www.ipetitions.com/petition/personeprimaditutto/index.html