L’opinione
Pd al centro del mondo del lavoro
di Patrizio Mecacci*
Radicare il Partito Democratico nei luoghi del lavoro. Le numerose analisi del voto ci hanno convinto: nei mesi davanti a noi dovremo spenderci fino in fondo per un nuovo radicamento della politica nella società italiana. Faremmo un grave errore se pensassimo che quello che Aldo Bonomi chiama necessità di “riterritorializzarsi” riguardi soltanto il nord del paese. Per questo dobbiamo uscire dall’analisi e passare al rilancio dell’iniziativa politica. In Toscana il Pd ha affrontato con determinazione la sfida del radicamento territoriale, per una politica di prossimità. Oggi si tratta di proseguire su questa strada, calcando terreni sicuramente complessi ma carichi di opportunità. C’è un mondo, quello del lavoro, che è stato spesso al centro della nostra discussione nelle scorse settimane, soprattutto per le analisi che hanno evidenziato un comportamento elettorale spesso a noi sfavorevole. Con la scomparsa dei grandi partiti del ‘900 quel mondo ha assistito all’inesorabile declino della presenza politica organizzata, che costituiva tanta parte di una dimensione anche sociale del lavoro. Nessuno pensa certo di riproporre lo stesso schema di allora su una realtà profondamente mutata, sulle mille facce del frammentato lavoro della nostra epoca. Ma ancor meno è tollerabile che le difficoltà strutturali del mercato del lavoro di oggi si trasformino in alibi per le nostre autoreferenzialità o per silenziose chiusure di spazi di partecipazione. Per questo accanto alla struttura “classica” di partito vogliamo lanciare da subito, dall’Assemblea regionale dei segretari e dei coordinatori che si tiene oggi a Firenze, una campagna di costruzione dei circoli del lavoro, della scuola e dell’università. Vogliamo radicare il partito nel cuore pulsante della società toscana. Per superare le criticità del passato avremo bisogno di un modello snello, teso a coinvolgere in maniera diretta ed orizzontale tutte quelle energie che operano all’interno del mondo del lavoro, attraverso meccanismi specifici di adesione e volontariato politico. La sfida è quella di fare del Pd il Partito del Lavoro, di migliaia di lavoratrici e lavoratori; è quella di saper radicare una politica nuova “tra” i lavoratori, e non soltanto “con” essi. Se ci riusciremo avremo fatto non soltanto un servizio al Pd o alla politica in sé, ma anche un passo avanti per la ricostruzione del tessuto sociale della Toscana.
* Responsabile lavoro esecutivo regionale Pd Toscana
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