venerdì 19 ottobre 2007

Avere vent'anni e costruire un partito. La Toscana invia i più giovani a Milano.

di Valeria Giglioli / Firenze, l'Unità nazionale, 18/10/2007

EMOZIONATI , soddisfatti, pieni di progetti e proposte per il neonato Pd. Di cui, in qualche modo, sono gli ideali «padri fondatori». È il giorno dopo anche per loro, per i giovani eletti alle assemblee costituenti del Partito Democratico, che si preparano a mettersi al lavoro. C'è chi, come Dario Nistri non si aspettava "un risultato così importante: ora sento molto la responsabilità di questa elezione". 23 anni, candidato nel collegio 1 di Firenze, Dario siederà nell'assemblea regionale per la lista "A sinistra per Veltroni". All'università studia economia, con un occhio di riguardo «per i servizi pubblici locali: è una scelta che va di pari passo con la passione politica, nata dalla ripulsa che ho provato per la gestione dissennata del governo Berlusconi e i "giochini" di Tremonti». Dal 2004 è impegnato con la Sinistra giovanile: Dario vuole «una politica più pulita e trasparente, ma mi interessano molto anche le tematiche legate all'ambiente e alla qualità della vita, che da noi sta peggiorando». E c'è anche «tutta la partita dei diritti civili», che vuol portare nell'assemblea regionale. Il percorso di Cecilia Pezza, 21enne segretaria della Sinistra giovanile fiorentina, comincia invece con il Social Forum del 2002: «È stata una tappa importante, l'impegno a guardare il mondo in modo diverso. E sono convinta la conseguenza naturale del fermento nato con i movimenti non potesse che essere un nuovo partito». All'università studia storia contemporanea, ha partecipato ai campi di lavoro in Sicilia, sulle terre confiscate alla mafia. Arriva da una famiglia cattolica e fa catechismo. Cecilia è stata eletta all'assemblea nazionale con la lista Democratici per Veltroni: è emozionata, racconta, «perché nasce un partito nuovo, è un po' un salto nel buio... sono contenta della partecipazione: le file ai gazebo sono il miglior antidoto all'antipolitica». E dal Pd si aspetta «che non lasci indietro tante istanze innovative». Nella sua "agenda" per la costituente ci sono lo sviluppo sostenibile, la questione delle differenze tra nord e sud del mondo, una lettura "laica" del pacifismo: «Tante battaglie che devono essere prese in mano da un Pd che diventi anche forza di governo, attento al sociale e alle reali esigenze della gente, senza dimenticare gli ideali fondanti». Dalla lista di Rosy Bindi arriva Caterina Meocci, capolista nel collegio del Chianti Valdarno ed eletta all'assemblea regionale; emozionatissima, «uno non se lo aspetta, anche se ci speravo». 25 anni, studi in giurisprudenza a Siena, Caterina arriva dalla Margherita ed è consigliera comunale dal 2004 a Barberino Val d'Elsa. «Credo da sempre nel Pd, in un partito diverso. Noi giovani siamo la generazione X, quella che viene accusata di non partecipare nei momenti importanti. Ho deciso di esserci per cercare di cambiare le cose; è troppo facile accusare senza mettersi in gioco».

1 commento:

Anonimo ha detto...

It is my first message here, so I would like to say hallo to all of you! It is uncommonly diversion to go your community!