mercoledì 10 ottobre 2007

Manciulli, mille mani da stringere


Vi riportiamo questo articolo da Repubblica di Firenze di oggi. Lo sforzo per coinvolgere i più giovani continua verso il 14 ottobre.

Dal mercato di S.Lorenzo all´incontro con Veltroni sull´ambiente

Veltroni: "Si fa una corsia autostradale in più perché si è fatto una ferrovia in meno"
"Avverto indifferenza" gli dice il pizzicagnolo. "Sì c´è troppa frammentazione"
Una giornata col candidato segretario regionale del Pd: tanti incontri, come una volta


MASSIMO VANNI
DAL NOSTRO INVIATO
AREZZO - «Avverto indifferenza intorno alle primarie», dice subito il pizzicagnolo appoggiando i gomiti sul banco. «Sì, il clima non è favorevole: colpa di una frammentazione politica che risulta insopportabile, però c´è anche aspettativa per il nuovo partito», gli risponde il candidato. Mercato centrale, campagna primarie. A quattro giorni dalle urne che certificheranno l´atto di nascita del Pd, il candidato veltroniano alla segreteria toscana Andrea Manciulli è in piena corsa. Negli ultimi giorni ha messo insieme l´incontro ai cantieri navali di Pisa con il volantinaggio al mercato di Pistoia, un faccia a faccia con gli imprenditori del tessile con uno con quelli della moda e, adesso, anche un tour nel mercato centrale. Sette-otto appuntamenti al giorno, centinaia di mani da stringere come usava una volta: agenda sottomano, migliaia di chilometri macinati e molta flessibilità.«Quando vai in un centro anziani ti trovi duecento persone a sedere che non si muovono per due ore: vogliono il comizio», racconta Manciulli. Con i sedicenni invece non è così: «Devi chiamarli, fermarli, convincerli a discutere». Scorciatoie non ce ne sono, dice Manciulli saltando da un appuntamento all´altro: è la credibilità del progetto la chiave di tutto.«Il Pd è un´occasione, anche qui in Toscana, perché questa regione ha bisogno di modernizzazione», sostiene il candidato segretario in uno dei primi impegni della mattinata. Alfredo De Girolamo, presidente del Cispel, e Federico Gelli, numero due della Regione Toscana, presentano l´appello al voto a suo sostegno nella sede del comitato per Veltroni in piazza del mercato. Un documento con in testa «La Toscana deve cambiare», firmato da oltre 200 persone: avvocati, imprenditori, architetti, medici, insegnanti che chiedono «un´amministrazione più efficiente», una politica industriale regionale «per sostenere le imprese innovative», una politica ambientale più marcata. «C´è bisogno di una Toscana che decide, non è certo il tempo di cullarci sul passato», dice il candidato. Lo farà il Pd?Manciulli entra al mercato centrale e subito lo ferma Giacomo Franci, pizzicagnolo di centrosinistra dichiarato: «Avverto indifferenza, la politica è troppo distante». E Manciulli: «Mai successo da nessuna parte che i cittadini possano andare a votare per scegliersi i dirigenti». Il pizzicagnolo incalza: «E´ importante, ma anche la politica deve cambiare». Manciulli ancora: «In un Paese non possono prevalere solo interessi di parte e per questo si deve fare politica tra la gente». E´ la giornata del candidato: una discussione col pizzicagnolo, un saluto al macellaio, due parole con la casalinga. Ma alla fine anche il tempo di visitare il banco dei formaggi di Alessandro Baroni, dove Manciulli, storico dell´alimentazione, acquista un «coeur de chavre»: formaggio francese «della regione di Segolene Royal», puntualizza.«Quando sento qualcuno dire che non si riconosce nella bandiera italiana, faccio fatica ad accettare che si possa dire una frase del genere ed essere considerato un leader politico di questo Paese» dice poi Veltroni ad Arezzo, alla Sala Borsa, dove si discute di ambiente. «Il Pd dovrà mettere l´ambiente al centro», dice subito il parlamentare Realacci. E se il presidente della Regione Claudio Martini parla di 40mila chilometri di strade «bianche» e della Tirrenica come due facce della stessa medaglia, anche Veltroni parla della necessità della Tav: «Si fa una corsia autostradale in più perché si è fatto una ferrovia in meno». E come simboli concettuali del Pd, davanti a 300 persone, rilancia il computer e il pannello solare.

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