I Giovani Democratici Toscani chiedono l'adesione all'appello "Persone prima di tutto", contro il ddl sicurezza.
Il 7 Aprile sarà organizzata una giornata di volantinaggio ed un'iniziativa in piazza per dare risonanza all'assurdità di questa legge.
PERSONE PRIMA DI TUTTO -APPELLO CONTRO IL DDL SICUREZZA-
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività..la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti al rispetto della persona umana”.
Così recita l’articolo 32 della Costituzione Italiana, identificando il diritto alla salute come individuale e universale, non legato a nessun vincolo di cittadinanza. Da garantire a tutti, nel rispetto della persona umana.
Il ddl sicurezza introduce l’obbligo per i medici, gli infermieri e tutto il personale della sanità pubblica di denunciare alle autorità gli extracomunitari irregolari che si presentino in cerca di cure.
Il governo ed i parlamentari della maggioranza difendono quest’articolo affermando che non vi sia nessun obbligo ma che introduca la mera possibilità di denuncia per il medico che voglia presentarla.
Queste affermazioni sono false, strumentali e da condannare.
Infatti la combinazione dell’articolo 331 del codice di procedura penale (che prevede l’obbligo di denuncia di reato da parte dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio ) e dell’introduzione del reato di immigrazione clandestina, rendono la mancata denuncia punibile grazie all’abolizione del comma 5 dell’articolo 35 del Testo Unico sull’Immigrazione che recita: “l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme del soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”.
Questo attacco violento e demagogico ai diritti fondamentali della persona, per di più condotto nei confronti degli individui più deboli della società, avrà effetti spaventosi.
La prima vittima del provvedimento è stata Joy Johnson, una ragazza nigeriana che per vivere si prostituiva, trovata moribonda ai margini della statale vicino Bari nella notte tra il 6 ed il 7 marzo.
È morta di tubercolosi ha rivelato l’autopsia. E di legge.
Aveva paura di essere denunciata ed espulsa, probabilmente ha contagiato diversi dei suoi clienti ed al momento la paura di un epidemia è diffusa nella zona. Queste le conseguenze dell’annuncio del provvedimento.
I rischi sono dunque quelli di un paese che, calpestando elementari diritti umani in nome di razzismo e xenofobia, espone la sua collettività al rischio di diffusione di malattie ed epidemie.
Non ci stiamo.
Siamo vicini ad i medici ed al personale del servizio sanitario nazionale che si sono mobilitati contro questo assurdo provvedimento che li obbliga ad essere spie.
Siamo vicini agli immigrati, tutti, nei quali vediamo prima di tutto persone, esseri umani come noi che non possono vedersi negato il diritto alla salute in barba alla Costituzione, alle convenzioni internazionali ed ai valori di pietà ed accoglienza.
Firma il testo dell’appello.
http://www.ipetitions.com/petition/personeprimaditutto/index.html
mercoledì 1 aprile 2009
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