Firenze, 22/01/2010 - I Giovani democratici toscani lanciano la campagna “LA SALUTE NON HA SEDE”, per affermare il diritto degli studenti universitari fuori sede ad accedere all’assistenza sanitaria di base in modo gratuito.
L’iniziativa ha lo scopo di promuovere un accordo tra l’Azienda Regionale per il diritto allo Studio Universitario e la Regione Toscana che permetta a tutti gli studenti universitari fuorisede, iscritti agli atenei toscani, di usufruire gratuitamente delle prestazioni sanitarie generiche (visite ambulatoriali e domiciliari, prescrizione di farmaci) in comuni diversi da quello di residenza, senza dover rinunciare al proprio medico di famiglia.
‹‹L’idea innovativa di un medico di base per tutti gli studenti fuori sede rientra nel quadro di una serie di iniziative che i Gd toscani sosterranno in tema di università e di diritto allo studio: l’assistenza sanitaria è un diritto costituzionalmente riconosciuto a prescindere dalla collocazione geografica del soggetto bisognoso di cure e rientra tra i settori interessati dall’intervento della Regione “al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto agli studi universitari” (artt. 3 e 19 della legge 390/1991)›› dichiara Gaetano Caravella, responsabile università e ricerca dei Gd toscani.
‹‹La Toscana è terra di sapere ed accoglienza per decine di migliaia di studenti provenienti da ogni parte del paese. Nostro compito è garantire a ciascuno di essi la pienezza dell’esercizio dei diritti, quello alla salute prima di tutti›› dichiara Patrizio Mecacci, segretario regionale dei Gd toscani.
Nelle prossime settimane, fino a tutto il mese di febbraio, i Gd toscani raccoglieranno le firme davanti alle università delle principali città della Regione e alle residenze universitarie. È prevista, infine, la possibilità aderire all’iniziativa firmando la petizione on-line cliccando su www.firmiamo.it/lasalutenonhasede .
L’iniziativa ha lo scopo di promuovere un accordo tra l’Azienda Regionale per il diritto allo Studio Universitario e la Regione Toscana che permetta a tutti gli studenti universitari fuorisede, iscritti agli atenei toscani, di usufruire gratuitamente delle prestazioni sanitarie generiche (visite ambulatoriali e domiciliari, prescrizione di farmaci) in comuni diversi da quello di residenza, senza dover rinunciare al proprio medico di famiglia.
‹‹L’idea innovativa di un medico di base per tutti gli studenti fuori sede rientra nel quadro di una serie di iniziative che i Gd toscani sosterranno in tema di università e di diritto allo studio: l’assistenza sanitaria è un diritto costituzionalmente riconosciuto a prescindere dalla collocazione geografica del soggetto bisognoso di cure e rientra tra i settori interessati dall’intervento della Regione “al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto agli studi universitari” (artt. 3 e 19 della legge 390/1991)›› dichiara Gaetano Caravella, responsabile università e ricerca dei Gd toscani.
‹‹La Toscana è terra di sapere ed accoglienza per decine di migliaia di studenti provenienti da ogni parte del paese. Nostro compito è garantire a ciascuno di essi la pienezza dell’esercizio dei diritti, quello alla salute prima di tutti›› dichiara Patrizio Mecacci, segretario regionale dei Gd toscani.
Nelle prossime settimane, fino a tutto il mese di febbraio, i Gd toscani raccoglieranno le firme davanti alle università delle principali città della Regione e alle residenze universitarie. È prevista, infine, la possibilità aderire all’iniziativa firmando la petizione on-line cliccando su www.firmiamo.it/lasalutenonhasede .
Ecco il testo della petizione:
A tutti gli studenti unversitari toscana.
La presente iniziativa dei Giovani democratici Toscani ha lo scopo di promuovere un accordo tra l’Azienda Regionale per il diritto allo Studio Universitario e la Regione Toscana che permetta a tutti gli studenti universitari fuori sede, iscritti agli Atenei toscani, di usufruire gratuitamente delle prestazioni sanitarie generiche (visite ambulatoriali e domiciliari, prescrizione di farmaci) in comuni diversi da quello di residenza, senza dover rinunciare al proprio medico di famiglia.
La sanità è un servizio fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini, ma che in molti casi è reso inesigibile a causa del malfunzionamento del servizio sanitario nazionale, delle lungaggini burocratiche, oppure, come nel caso degli studenti universitari fuori sede, per la rigidità di un sistema che non contempla la possibilità di ottenere prestazioni in regioni diverse da quella di residenza, se non effettuando il cambio del medico di base del proprio comune di residenza. Tutto questo comporta evidenti disguidi logistici, in quanto uno studente fuorisede sarebbe portato a cambiare più volte il medico di base nell’arco dello stesso anno.
Si ricorda che gli studenti fuori sede hanno diritto ad usufruire delle prestazioni del Pronto Soccorso (con tutta la trafila che ne deriva ), ma per alcune prestazioni devono pagare il ticket rischiando, inoltre, di “intasare il servizio” ricorrendovi anche per piccoli problemi di salute. In casi di emergenza si può ricorrere alla guardia medica che in alcune regioni è diventato un servizio a pagamento per i tutti i pazienti residenti fuori Regione che non abbiano scelto un medico di base nell’ambito territoriale di domicilio.
L’assistenza sanitaria è un diritto costituzionalmente riconosciuto a prescindere dalla collocazione geografica del soggetto bisognoso di cure e rientra tra i settori interessati dall’intervento della Regione “al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto agli studi universitari” (artt. 3 e 19 della legge 390/1991).
Proprio la legge del 2 dicembre 1991, n. 390 - Norme sul diritto agli studi universitari - prevede la possibilità per le le Regioni, nell’ambito della programmazione regionale, di stipulare convenzioni con le Università, nonché con gli enti e istituzioni aventi comunque competenza nelle materie connesse all’attuazione del diritto allo studio, per assicurare prestazioni sanitarie agli studenti all’interno delle sedi universitarie.
Per tali motivi ci rivolgiamo
- Al presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Regionale per il diritto allo Studio Universitario Toscana,
-All'assessore regionale alla ricerca ed all'Università
affinchè provvedano mediante un accordo che consenta a tutti gli studenti fuori sede degli Atenei Toscani (inclusi gli studenti stranieri) di accedere gratuitamente all'assistenza sanitaria generica attuando pienamente, in tal modo, il diritto allo studio di ogni universitario.
FIRMATE e DIFFONDETE!
La sanità è un servizio fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini, ma che in molti casi è reso inesigibile a causa del malfunzionamento del servizio sanitario nazionale, delle lungaggini burocratiche, oppure, come nel caso degli studenti universitari fuori sede, per la rigidità di un sistema che non contempla la possibilità di ottenere prestazioni in regioni diverse da quella di residenza, se non effettuando il cambio del medico di base del proprio comune di residenza. Tutto questo comporta evidenti disguidi logistici, in quanto uno studente fuorisede sarebbe portato a cambiare più volte il medico di base nell’arco dello stesso anno.
Si ricorda che gli studenti fuori sede hanno diritto ad usufruire delle prestazioni del Pronto Soccorso (con tutta la trafila che ne deriva ), ma per alcune prestazioni devono pagare il ticket rischiando, inoltre, di “intasare il servizio” ricorrendovi anche per piccoli problemi di salute. In casi di emergenza si può ricorrere alla guardia medica che in alcune regioni è diventato un servizio a pagamento per i tutti i pazienti residenti fuori Regione che non abbiano scelto un medico di base nell’ambito territoriale di domicilio.
L’assistenza sanitaria è un diritto costituzionalmente riconosciuto a prescindere dalla collocazione geografica del soggetto bisognoso di cure e rientra tra i settori interessati dall’intervento della Regione “al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto agli studi universitari” (artt. 3 e 19 della legge 390/1991).
Proprio la legge del 2 dicembre 1991, n. 390 - Norme sul diritto agli studi universitari - prevede la possibilità per le le Regioni, nell’ambito della programmazione regionale, di stipulare convenzioni con le Università, nonché con gli enti e istituzioni aventi comunque competenza nelle materie connesse all’attuazione del diritto allo studio, per assicurare prestazioni sanitarie agli studenti all’interno delle sedi universitarie.
Per tali motivi ci rivolgiamo
- Al presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Regionale per il diritto allo Studio Universitario Toscana,
-All'assessore regionale alla ricerca ed all'Università
affinchè provvedano mediante un accordo che consenta a tutti gli studenti fuori sede degli Atenei Toscani (inclusi gli studenti stranieri) di accedere gratuitamente all'assistenza sanitaria generica attuando pienamente, in tal modo, il diritto allo studio di ogni universitario.
FIRMATE e DIFFONDETE!
Lista parziale di siti/blog che linkano a questa petizione
PHOTOGULP – TUTTOPERILPC | |
DSU Toscana Facebook | |
luglio 2009 " PHOTOGULP – TUTTOPERILPC | |
pdtoscana.it - Il sito ufficiale del Partito Democratico ... | http://www.pdtoscana.it/site/d_News.asp?CategoriaNews=1&TD02_ID=427 |
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